Quando le studentesse eccellenti fanno la differenza.. per i compagni e le compagne di corso!
mercoledì 16/07/2025
Due ricercatrici della Banca d’Italia – Francesca Modena e Giulia Martina Tanzi, insieme a Enrico Rettore dell’Università di Padova – hanno studiato come all’università la presenza di compagne di corso particolarmente brave possa influenzare i risultati universitari degli altri studenti.
Di cosa si tratta?
Lo studio si è concentrato sugli studenti di età compresa tra i 18 e i 20 anni, iscritti per la prima volta ad un ateneo italiano nel periodo 2006-2014 e sul loro rendimento scolastico durante il primo anno universitario. Il rendimento è stato misurato guardando sia i risultati del primo anno (come il numero di crediti ottenuti e i voti medi), sia l’esito finale (la probabilità di laurearsi e il voto di laurea). Per identificare gli studenti eccellenti, su cui si basa lo studio, i ricercatori hanno preso in esame il voto finale ottenuto nella scuola secondaria.
Perché questa ricerca è interessante?
Nelle ipotesi iniziali due erano i possibili effetti attesi. Immaginatevi di essere in aula circondato da studenti molto preparati. Da un lato, potresti sentirti motivato a lavorare di più per stare al passo con colleghi e potresti beneficiare delle capacità e delle competenze dei compagni attraverso la loro partecipazione alle lezioni o a sessioni di studio comuni. Dall’altro, potresti scoraggiarti pensando di non essere “all’altezza”. Questi effetti possono essere diversi tra uomini e donne, anche per motivi psicologici: ad esempio, le ricerche mostrano che uomini e donne reagiscono diversamente alla competizione e hanno diversi livelli di autostima. La letteratura sul tema ha evidenziato, infatti, che le donne sembrano essere più avverse al rischio e generalmente hanno prestazioni inferiori in ambienti competitivi, mostrando un minor grado di fiducia in sé stesse e nelle proprie capacità.
Cosa si è scoperto?
- Avere compagni bravi aiuta. In generale, essere circondati da studenti bravi migliora le performance individuali. Si ottengono più crediti agli esami, voti più alti e ci sono maggiori probabilità di laurearsi. Ciò è in linea con altri lavori in letteratura che hanno rilevato che, in un contesto accademico, gli studenti beneficiano della presenza di compagni con elevate abilità.
- Ma il genere conta. L’effetto positivo è più forte quando lo studente e il compagno brillante sono dello stesso sesso. In altre parole, una studentessa tende a migliorare di più se in classe ci sono altre studentesse molto brave. Questo sembra legato al cosiddetto “effetto modello”: vedere qualcuno simile a sé che ha successo rafforza la fiducia in sé stessi e spinge a impegnarsi di più.
- Asimmetria nei benefici. Emerge anche un’interessante differenza nel modo in cui i maschi e le femmine reagiscono alla presenza di compagni brillanti del sesso opposto, che è forse uno degli elementi più interessanti dello studio:
- Le studentesse non traggono benefici dalla presenza di studenti maschi molto bravi, e in alcuni casi, anzi, sembrano peggiorare (ad esempio, prendono voti più bassi), in linea con la letteratura che sottolinea gli effetti negativi della competizione maschile per le femmine.
- Gli studenti maschi, invece, beneficiano anche della presenza di studentesse molto brave. Questo potrebbe essere legato al fatto che, secondo la letteratura, le donne tendono a essere più collaborative, orientate alla socialità, includenti e cooperative rispetto ai maschi-indipendentemente dal genere dell’interlocutore.
Quali sono le implicazioni?
Lo studio offre spunti importanti per chi lavora nell’ambito della formazione universitaria:
- Attrarre studenti di qualità è fondamentale per migliorare i risultati generali degli studenti
- Le università potrebbero organizzare le classi in modo strategico: ad esempio, distribuire in modo equilibrato le studentesse più brave tra i vari corsi, per evitare che il beneficio si concentri solo in alcuni gruppi e manchi in altri.
- Infine, è utile promuovere attività collaborative, come il lavoro di gruppo, soprattutto in ambienti molto competitivi o in cui ci sono grandi differenze tra studenti.
ALLEGATI E LINK CORRELATI
Seguici su