ADBI - Associazione delle Donne della Banca d'Italia www.adbi-online.it http://www.adbi-online.it/ Verbale riunione CD ADBI #10 – 16 aprile 2025http://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/04/verbale-riunione-cd-adbi-10-–-16-aprile-2025.aspx<p>Verbale riunione CD ADBI #10 del 16 aprile 2025.</p> <p>Il Consiglio<a href="x-webdoc://73008F3C-91AB-46E5-8400-FD7285473239#_ftn1" title=""><sup>[1]</sup></a> Direttivo si è riunito il giorno 16.04.2025 alle ore 13.00 per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:</p> <ul> <li>Spedizione Newsletter di aprile</li> <li>Debrief aperitivo VDG</li> <li>Webinar con IMF e WB del 9/5 ore 15</li> <li>Tour de table su Ti presento un’amica   </li> <li>Reminder Race X the Cure</li> <li>Aggiornamento lista e pagamenti socie</li> </ul>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/04/verbale-riunione-cd-adbi-10-–-16-aprile-2025.aspx2025-04-16T00:00:00Donne nella storia: come sono state convinte a tacerehttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/04/donne-nella-storia-come-sono-state-convinte-a-tacere.aspx<div> <div> <div style="text-align: left;">Il 21 marzo Chiara Mercuri ha ricordato come guardare alla storia delle donne sia importante perché permette di individuare i presupposti del patriarcato. Presupposti che quando si verificano hanno sempre portato e potrebbero ancor oggi portare alle stesse conseguenze di discriminazione e repressione nei confronti delle donne.</div> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;">Prendiamo come esempio quanto accade nell’Europa continentale dopo la disgregazione dell’impero romano e il susseguirsi di invasioni di popolazioni differenti, dove la sopravvivenza e l’insieme delle relazioni sociali vengono affidate quasi esclusivamente alla ‘forza delle armi’. In un contesto di continue razzie per una donna è inevitabile sottomettersi a un uomo in cambio di protezione. La donna che non è di un uomo, prima ancora di diventare bottino di guerra, è donna di tutti, possibile preda anche dei maschi del suo stesso clan. In tempi recenti la stessa cosa è accaduta nei territori dove ha preso potere l’ISIS.</div> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;">In una società perennemente ‘in armi’ a capo di ogni struttura, a cominciare dalla famiglia, c’è un sempre un maschio che ha potere assoluto su tutti i suoi membri e in particolar modo sulle donne, il cui ruolo è relegato a quello di ‘fattrici’ di futuri guerrieri.</div> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;">La stessa funzione riproduttiva è sottratta alla potestà delle titolari. Sono gli uomini a stabilire le regole della sessualità, del concepimento, del parto e di ogni altro aspetto attenga al benessere fisico e psichico delle donne. Ancora verso la fine dell’XI secolo, a Salerno, <a href="https://urldefense.com/v3/__https:/it.wikipedia.org/wiki/Trotula__;!!DKHwpfUEEKarIw!pxxONgQWCPz38Oh45fP1oKGjiv-oBoXChsKHfdTMII8tR5IHZXmAIZGPhTQhH2PsSk6NdoEw6jV2ZNCaEPiNSZUUWkGXLmGrD_MN9g$">Trotula</a> può esercitare la professione sanitaria e scrivere un trattato di ostetricia e ginecologia (<em>De passionibus mulierum ante in et post partum</em>). A partire dal XII secolo alle donne non è più permesso di fare studi e di occuparsi della salute femminile. Quel poco di sapere che le donne hanno sul loro benessere è tramandato clandestinamente, fuori dei villaggi. Da quel momento scambiarsi ‘i segreti delle donne’ sarà considerato un grave indizio di stregoneria o comunque un comportamento da condannare anche all’interno delle famiglie.</div> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;">La condanna morale, l’accusa di condotte sessuali non conformi alle regole imposte dagli uomini sono usate contro le donne che provano a far sentire la loro voce. Pensiamo alla lunga <em>damnatio memoriae</em> subita da <a href="https://urldefense.com/v3/__https:/it.wikipedia.org/wiki/Eleonora_d*27Aquitania__;JQ!!DKHwpfUEEKarIw!pxxONgQWCPz38Oh45fP1oKGjiv-oBoXChsKHfdTMII8tR5IHZXmAIZGPhTQhH2PsSk6NdoEw6jV2ZNCaEPiNSZUUWkGXLmE7vbSVlg$">Eleonora d’Aquitania</a> (1122-1204), attorno alla quale è stata costruita una fama di donna lasciva e immorale. Per rafforzare questa nomea, le viene anche attribuita una relazione carnale con il Saladino che, però all’epoca dei presunti fatti era solo un bambino. Ma a pesare contro di lei è piuttosto l’aver voluto prendere parte attiva alla vita del tempo fino a partecipare alla II Crociata a fianco del marito (Luigi VII Re di Francia).</div> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;">La cattiva fama di Eleonora d’Aquitania condiziona e oscura l’opera della figlia <a href="https://urldefense.com/v3/__https:/it.wikipedia.org/wiki/Maria_di_Francia_(1145-1198)__;!!DKHwpfUEEKarIw!pxxONgQWCPz38Oh45fP1oKGjiv-oBoXChsKHfdTMII8tR5IHZXmAIZGPhTQhH2PsSk6NdoEw6jV2ZNCaEPiNSZUUWkGXLmFZ-kzxhQ$">Maria di Francia</a>(1145-1198). Maria chiede ai più famosi intellettuali dell’epoca di scrivere trattati e romanzi sull’amor cortese. L’amore che ha in mente Maria (essa stessa poeta) non è un sentimento angelicato, poiché in esso trovano piena espressione i sensi, liberi dai vincoli imposti dalla società patriarcale. Il romanzo “Lancillotto. Il cavaliere della carretta” che Maria fa scrivere a Chrétien de Trois, narra un adulterio consumato (soprattutto nella scena finale) che non viene punito né dagli uomini né da Dio. La piena assoluzione dell’amore, anche carnale, tra Lancillotto e Ginevra è dirompente per l’epoca, poiché significa assolvere tutte le donne che – come Eleonora d’Aquitania – osano sfidare le rigide regole del patriarcato. Versioni successive della storia di Lancillotto avranno un altro finale e sull’adulterio peserà la condanna della fine del regno di Camelot.</div> <div style="text-align: left;"> </div> <div style="text-align: left;">La storia dimostra che quando a prevalere sono la forza e le armi, le prime a farne le spese sono le donne. La forza del patriarcato si trascina nel tempo e ancor oggi vediamo come la società tenda a far leva sulla reputazione delle donne con frasi del tipo “pensa più alla carriera che ai figli”.</div> </div> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/04/donne-nella-storia-come-sono-state-convinte-a-tacere.aspx2025-04-14T00:00:00Il 16 marzo non abbiamo fatto altro che correre insieme …...e continueremo a farlo con la Race for the Cure!http://www.adbi-online.it//newseventi/2025/04/il-16-marzo-non-abbiamo-fatto-altro-che-correre-insieme-…e-continueremo-a-farlo-con-la-race-for-the-cure!.aspx<p><span>Fin dal 2012 ADBI sostiene la </span><a href="https://komen.it/iniziative/race-for-the-cure/"><span><span style="text-decoration: underline;">Race for the cure</span></span></a><span>, iniziativa di Komen Italia per raccogliere fondi per promuovere la salute delle donne e per la lotta ai tumori del seno, la cui edizione romana si svolgerà al <strong>Circo Massimo domenica 11 maggio</strong>.</span></p> <p><span>Presso il Villaggio della Race al Circo Massimo, <strong>dal giovedì 8 al sabato 10 maggio</strong>, sono aperti a tutti - prenotabili in loco secondo disponibilità - consulti e prestazioni specialistiche per la prevenzione dei tumori della pelle, della tiroide, del cavo orale, delle patologie cardio-vascolari, consulenze nutrizionali, memotest, consulenze sull’endometriosi e su come invecchiare in salute.</span></p> <p><span>La nostra squadra partecipa alla passeggiata non competitiva cui </span><a href="https://www.raceforthecure.it/race/team/47/detail/9328"><span><strong><span style="text-decoration: underline;">puoi iscriverti cliccando qui</span></strong></span></a><span>, anche insieme ai tuoi familiari, amiche o colleghe non iscritte all’ADBI.</span></p> <p><span>Alcune socie parteciperanno anche alla gara competitiva.</span></p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/04/il-16-marzo-non-abbiamo-fatto-altro-che-correre-insieme-…e-continueremo-a-farlo-con-la-race-for-the-cure!.aspx2025-04-14T00:00:00Verbale riunione CD ADBI del 26 marzo 2025http://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/03/verbale-riunione-cd-adbi-del-26-marzo-2025.aspx<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p><span>Il Consiglio Direttivo</span><span>1 </span><span>si è riunito il giorno 26.03.2025 alle ore 13.00 per discutere i seguenti punti </span><span>all’ordine del giorno: </span></p> <ul> <li> <p><span>  </span><span>Follow up </span><span>seminario prof.ssa Chiara Mercuri </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Integrazioni/aggiornamenti sito </span><span>web </span><span>ADBI </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Possibile incontro con le socie di Milano il 4/5 aprile </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Prossima Newsletter </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Varie ed eventuali </span></p> </li> </ul> </div> </div> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/03/verbale-riunione-cd-adbi-del-26-marzo-2025.aspx2025-03-26T00:00:00Il 16 marzo non abbiamo fatto altro che correre…insiemehttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/03/il-16-marzo-non-abbiamo-fatto-altro-che-correre…insieme-(1).aspx<p>Vi ricordate quando <a href="/newseventi/2024/11/non-faccio-altro-che-correre-tutto-il-giorno!.aspx">vi abbiamo invitato</a> a correre per davvero e non solo a correre come sempre dietro ai mille impegni di ogni giorno?</p> <p>Qualcuna di noi ha preso sul serio l’invito ad indossare un paio di scarpe da running, iniziare ad allenarsi e partecipare ai Get readyper la Maratona di Roma.</p> <p>Due socie, la VDG Chiara Scotti e la nostra tesoriera Lucia Tommasiello, hanno corso tutti i 42km e 195 metri sotto le 4 ore! <span>Altre otto socie di ADBI (Claudia De Persis, Claudia Fusaro, Laura Giangiacomo, Virginia Giglio, Elisa Guglielminetti, Letizia Leli, Lucia Petrolini e Veronica Schirru) </span>hanno formato due squadre per la gara a staffetta RUN4ROMA. Con le due squadre di staffettiste, che hanno coperto il percorso della maratona dividendosi le 4 frazioni, abbiamo sostenuto <a href="https://www.airc.it/">AIRC</a>, in linea con il consueto sostegno di ADBI alla ricerca contro i tumori femminili tramite la <a href="https://www.raceforthecure.it/race/team/47/detail/9328">Race for the cure</a> (su cui torneremo a breve).</p> <p>Ci siamo messe alla prova, abbiamo tutte tagliato il traguardo e speriamo l’anno prossimo di essere ancora di più!</p> <p>Vi raccontiamo com’è andata in questa <a href="/gallery/il-16-marzo-non-abbiamo-fatto-altro-che-correre…insieme-(1).aspx" title="Il 16 marzo non abbiamo fatto altro che correre…insieme (1)">gallery </a></p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/03/il-16-marzo-non-abbiamo-fatto-altro-che-correre…insieme-(1).aspx2025-03-17T00:00:00Donne nella Storia: come sono state convinte a tacerehttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/03/donne-nella-storia-come-sono-state-convinte-a-tacere.aspx<div> <p>Il 21 marzo dalle 13.00 alle 14.30 si chiude a Roma presso il Centro congressi Carlo Azeglio Ciampi il secondo ciclo dell’iniziativa #mondidelledonne.</p> </div> <div> <p> </p> </div> <div> <p>La professoressa Chiara Mercuri, autrice de La nascita del femminismo medievale, ci racconterà le storie di alcune donne che, per capacità personali e in particolari contingenze storiche, sono riuscite ad emergere e a conquistare ruoli di potere e di come esse siano state messe a tacere con metodi basati sull’accusa di adulterio o di condotta sessuale patologica. Ancora oggi gli storici e le storiche non sono riusciti a riparare l’immagine e la reputazione di figure d’eccezione come l’imperatrice Teodora, Matilde di Canossa, Eleonora d’Aquitania, Caterina Sforza e molte altre ancora. Non è neppure possibile guardare alle loro storie come barbarie “da Medioevo”. Il Medioevo, società patriarcale per eccellenza, è ancora vivo in molti ambiti della nostra società, mentre nella maggior parte dei paesi del mondo le sue strutture feudali non sono mai tramontate.</p> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/03/donne-nella-storia-come-sono-state-convinte-a-tacere.aspx2025-03-17T00:00:00Gli economisti sono brillanti…e le economiste? Si impegnano molto!http://www.adbi-online.it//newseventi/2025/03/gli-economisti-sono-brillanti…e-le-economiste-si-impegnano-molto!.aspx<div> <p>La minor presenza delle donne nei ruoli accademici di più alto livello è un fenomeno diffuso e persistente, che riguarda tutti i campi di studio, anche quelli con una più marcata presenza femminile nella popolazione studentesca. Nel campo dell'economia, la letteratura ha documentato ampiamente il divario di genere nel mondo accademico (Lundberg 2020, <a href="https://www.iza.org/de/publications/dp/13372/evidence-for-a-two-women-quota-in-university-departments-across-disciplines">Janys 2022</a>). In Italia la percentuale di donne tra i professori ordinari nelle scienze economico-statistiche è il 26,8%, in linea con la media complessiva del 27% nel mondo accademico. La limitata presenza di donne economiste <a href="https://cepr.org/voxeu/columns/few-top-positions-economics-are-held-women">si estende alle posizioni di leadership</a> nel settore pubblico e privato, in Italia come nel resto d’Europa.</p> </div> <div> <p>Gli squilibri si manifestano già all'inizio della carriera e si amplificano man mano che si progredisce nella carriera (“leaky pipeline”). Secondo alcuni studi (<a href="https://www.aeaweb.org/articles?id=10.1257/jep.30.4.221">Bayer e Rouse 2016</a>) la sottorappresentazione delle donne non solo influisce negativamente sull'uguaglianza di genere nella professione, ma limita anche la ricchezza e l'ampiezza degli argomenti di studio e ricerca e delle conseguenti scelte di policy.</p> </div> <div> <p><strong>L'influenza delle lettere di referenze sui risultati di carriera</strong></p> </div> <div> <p>Il primo snodo cruciale nella carriera degli economisti nel mondo accademico e della ricerca è il passaggio dal dottorato al mercato del lavoro. Questo passaggio si articola tramite il cosiddetto “job market”, un sistema di “fiera dei talenti” internazionale in cui si incontrano ricercatori e datori di lavoro. Un ruolo fondamentale sul job market è svolto dalle lettere di referenze che gli economisti più senior, tipicamente i professori del dottorato, scrivono per i candidati. Il recente <a href="https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/temi-discussione/2024/2024-1438/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102">lavoro di ricerca</a> di Audinga Baltrunaite e Lucia Rizzica di Banca d’Italia con Alessandra Casarico dell’Università Bocconi analizza il contenuto delle lettere di referenze per individuare eventuali differenze di genere nel linguaggio utilizzato e valutare come queste influenzino i percorsi di carriera di dottorandi e dottorande.</p> </div> <div> <p>Per condurre l'analisi, è stato creato un dataset che comprende dieci coorti di candidati al mercato del lavoro accademico, con circa 8.000 candidature e 25.000 lettere di referenze. Nei nostri dati, meno di un terzo delle candidature proviene da donne e solo il 15 per cento delle lettere sono scritte da sponsor donne. Queste quote sono rimaste costanti nei dieci anni considerati.</p> </div> <div> <p>L'analisi testuale rivela che le donne sono descritte con termini che enfatizzano il loro impegno e il loro essere diligenti ("grindstone"), mentre gli uomini sono più spesso descritti in termini di eccezionalità ("standout"). Queste differenze rimangono significative anche controllando per variabili come l'istituzione di provenienza e l'ambito di ricerca. Collegando poi il contenuto delle lettere agli outcome di carriera dei candidati, osserviamo che l'uso di termini "grindstone" è associato a un minor successo accademico, mentre termini "standout" sono correlati a posizioni lavorative di maggiore prestigio, sia nel breve che nel medio termine. Inoltre, le donne ottengono sistematicamente meno credito dall’essere descritte come brillanti e sono più svantaggiate dall’essere definite diligenti.</p> </div> <div> <p>Le differenze nella descrizione dei candidati suggeriscono la presenza di stereotipi di genere (impliciti) nei supervisor, che tendono a enfatizzare caratteristiche diverse a seconda del genere del candidato: un buon candidato è brillante e una buona candidata…si impegna molto! La nostra analisi rivela inoltre che le lettere scritte da uomini e, in particolare, da quelli più senior, sono quelle in cui le differenze di genere nella descrizione dei candidati sono più marcate.</p> </div> <div> <p>In conclusione, il lavoro rivela la presenza di forti e sistematici stereotipi di genere all’interno del mondo dell’economia, stereotipi che portano a una posizione di svantaggio per le donne già nei primissimi passi della carriera. Questo svantaggio si consolida e amplia man mano che si progredisce nella carriera, perpetuando il soffitto di cristallo e limitando la diversity all’interno della professione.</p> </div> <div> <p><strong>Quali rimedi?</strong></p> </div> <div> <p>Le nostre evidenze mettono in luce un potenziale difetto strutturale nel processo del mercato del lavoro accademico impiegato nel contesto internazionale nel mondo della ricerca economica. Dato l’uso estensivo delle lettere di referenze e i limiti qui evidenziati, le candidate si trovano in una posizione più debole per competere. Le conseguenze negative in termini di progressione di carriera sono particolarmente rilevanti in contesti come la professione economica, caratterizzata da una forte prevalenza maschile, soprattutto nei ranghi più elevati. Campagne di sensibilizzazione, linee guida sul linguaggio da utilizzare nelle lettere di raccomandazione e l'uso di specifiche aree di commento invece che testi aperti sono alcuni esempi di potenziali aree di cambiamento al fine di garantire una professione più inclusiva.</p> <p> Lucia Rizzica </p> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/03/gli-economisti-sono-brillanti…e-le-economiste-si-impegnano-molto!.aspx2025-03-14T00:00:00Verbale riunione CD ADBI del 12 marzo 2025http://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/03/verbale-riunione-cd-adbi-del-12-marzo-2025.aspx<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p><span>Il Consiglio</span><span>1 </span><span>Direttivo si è riunito il giorno 12.03.2025 alle ore 12.30 per discutere i seguenti punti </span><span>all’ordine del giorno: </span></p> <ul> <li> <p><span>  </span><span>Partecipazione maratona 16 marzo </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Evento 21 marzo </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Preparazione prossimo numero della NL </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Incontro con le socie milanesi </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Approfondimento sulle molestie </span></p> </li> <li> <p><span>  </span><span>Varie ed eventuali </span></p> </li> </ul> </div> </div> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/03/verbale-riunione-cd-adbi-del-12-marzo-2025.aspx2025-03-12T00:00:00Economiste...un'attività per donne?http://www.adbi-online.it//newseventi/2025/02/economisteunattività-per-donne.aspx<p><span style="font-weight: 400;">Un giorno con alcune colleghe ci siamo chieste se fosse possibile identificare una economista italiana, attiva su tematiche di interesse della Banca d’Italia, a cui intitolare una borsa di studio. Cercavamo un modello che fosse di ispirazione per giovani economiste e che fosse riuscita ad ottenere riconoscimenti anche dal nostro Istituto.</span> </p> <p><span style="font-weight: 400;">La nostra ricerca non ha prodotto molti risultati. O, meglio, i risultati prodotti sono stati un po’ deludenti perché le due donne alle quali alla fine siamo arrivate per una ragione o per l’altra non rispondono a tutti i requisiti. Parliamo di Vera Lutz e di Vera Cao Pinna. Leggendo scoprirete perché. </span></p> <p><strong>Vera Lutz</strong><span style="font-weight: 400;"> (1912-1976) è stata una rinominata economista, a cui la Banca ​ha anche dedicato una ​iniziativa culturale, edita nel 1984 dal Mulino: ”Moneta, dualismo e pianificazione nel pensiero di Vera Lutz”, su impulso di R. Masera e coordinata dall’Ente Einaudi.</span>​​</p> <p><span style="font-weight: 400;">Il problema è che Vera Lutz era inglese, anche se ha amato tanto l’Italia e ha passato quindici anni della sua vita professionale proprio presso la Banca d’Italia a studiare l’economia italiana. </span></p> <p><span>Vera Smith e il marito, Fredrich Lutz, sono state una delle (non infrequenti) coppie di studiosi che per tutta la vita hanno lavorato insieme, con ottimi risultati di ricerca, non si sa quanto per merito più dell’una o dell’altro. Insieme scrissero “</span><em><span>The theory of investment of the firm</span></em><span>”, si occuparono di moneta, credito, sviluppo economico e mercato del lavoro. Vera Lutz si dedicò in particolare all’Italia fra il 1949 e il 1963, studiando le differenze fra Nord e Sud e il comportamento monopolistico dell’industria italiana; i risultati furono pubblicati nel suo lavoro “</span><em><span>Italy: a study in economic development</span></em><span>”. ​ Il suo lavoro, che scrisse anche grazie agli stretti rapporti che intrecciò proprio con il Servizio Studi della Banca d’Italia negli stessi anni, ebbe una grande influenza sul dibattito sullo sviluppo italiano di quegli anni.</span></p> <p>Nel suo libro proponeva un modello di analisi del problema​ economico italiano, con conseguenti indicazioni di politica economica. Pur essendo molto apprezzato da Hicks, il lavoro suscitò una reazione negativa in Graziani, che pur condividendo in parte la sua analisi, non concordava con le indicazioni di politica economica. Il suo modello era studiato fino a non poco tempo fa nei corsi di politica economica insieme a quelli dello stesso Graziani, di Saraceno, Fuà e Sp​aventa.</p> <p>Secondo Vera Lutz, lo sviluppo economico italiano era ostacolato dal dualismo nel mercato del lavoro, che rifletteva un dualismo territoriale. Al Nord si collocavano grandi imprese avanzate, dove i lavoratori ottenevano​, grazie ai sindacati, il riconoscimento salariale derivante dalla crescente produttività. Al Sud si concentrava il settore arretrato, caratterizzato da piccole imprese con salari più bassi. Secondo V.Lutz, per consentire uno sviluppo robusto di tutto il Paese sarebbe stato necessario un riequilibrio fra questi due mondi: da un lato i lavoratori della grande impresa avrebbero dovuto essere pagati di meno rispetto all’aumento di produttività che garantivano, dall’altro, i lavoratori del settore arretrato dovevano migrare verso il settore avanzato (come poi è effettivamente successo).</p> <p><span style="font-weight: 400;">Il suo metodo di ricerca come le sue indicazioni di politica economica erano ispirati al principio di “non forzare il passo”: ​“</span><em><span style="font-weight: 400;">Any ​process of forcing the pace yields gains only temporarily</span></em><span style="font-weight: 400;">”​. Aveva grande attenzione ai dati, sia nelle fasi di rilevazione che di elaborazione. Tutti le riconoscevano una grande efficienza nell’organizzazione del lavoro di ricerca, considerato “un impiego del tempo di necessità dedicato in parte alle cure domestiche”. (P.Baffi, “​Ideali, scelte e metodi di lavoro”, nel volume sopra citato). Insomma, non poteva sfuggire al suo destino di donna e quindi, sebbene fosse un’economista e una ricercatrice, comunque il lavoro di cura ricadeva sulle sue spalle! </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">L’altra ricercatrice è la sarda </span><strong>Vera Cao Pinna</strong><span style="font-weight: 400;"> (1909-1986). Si può definire la prima econometrica, e già solo questo la collocherebbe molto vicino al nostro Istituto, che è stato un importante veicolo di diffusione dell’econometria in Italia. Anche se in realtà Vera Cao Pinna non risulta aver mai collaborato con la Banca d’Italia. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Il suo lavoro di ricerca si può condensare dicendo che applicò metodi statistici all'analisi dell’economia italiana. Collaborò molto con l’ISTAT, per la quale nel secondo dopoguerra impostò le statistiche regionali e nazionali relative al mercato del lavoro, ai prezzi e alla produzione industriale del nostro Paese. Lavorò molto anche all’estero, dove fu molto apprezzata. Fra le tante iniziative, vale la pena ricordare la direzione dei lavori di compilazione della prima matrice delle interdipendenze strutturali dell’economia italiana (1950), nel quadro degli studi che accompagnarono l’erogazione degli aiuti americani prima dell’European Recovery Program (conosciuto anche come piano Marshall) e poi del Mutual Recovery Act.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">La prima matrice delle interdipendenze strutturali e le relative tavole input-output dell’economia italiana, pubblicate nel 1952, devono infatti molto al suo lavoro, come gli fu riconosciuto dallo stesso Wassily Leontieff,  che nel 1988, in occasione di un convegno in onore dell’econometrica, sottolineò che Vera Cao Pinna fu la prima «a creare un legame, una vera liaison tra la teoria e l’osservazione empirica dei fatti economici», conscia dell’importanza che «avevano le statistiche e la matematica per conoscere nel profondo l’economia».</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Prese parte ai lavori preparatori del Piano Vanoni e, a partire dal 1961, presso il Centro Studi e Piani Economici di Roma, diresse i lavori di costruzione del modello econometrico predisposto per conto del Ministero del Bilancio, per monitorare gli obiettivi del primo programma di sviluppo dell’economia italiana nel quinquennio 1965-1969. I risultati furono presentati al primo Congresso mondiale della società internazionale di econometria che si svolse a Roma nel settembre 1965.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Si occupò anche di previsioni, consumo, sviluppo economico e programmazione economica. Come sottolineato da Paolo Sylos Labini, Cao Pinna rientra a pieno titolo tra gli economisti e gli statistici che nel dopoguerra, in un contesto in cui si doveva ricostruire fisicamente il paese, si dedicarono alla definizione degli strumenti di analisi che avrebbero consentito di avviare i primi esperimenti di politica economica. </span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Nonostante i riconoscimenti internazionali e pur avendo ottenuto l’abilitazione alla libera docenza in Statistica economica presso la Facoltà di economia e commercio, non riuscì mai a vincere un concorso né ottenne mai la titolarità di una cattedra universitaria.  Fu penalizzata doppiamente perché era donna e perché si occupava di una disciplina allora giudicata poco “importante”, in quanto “applicata” e quindi considerata inferiore a discipline più teoriche. Si occupava banalmente di … numeri. Anzi, ad essere precisi, si occupava di collegare gli strumenti quantitativi di analisi economica con i problemi reali da risolvere. Un’attività che sarebbe divenuta di moda molto dopo.</span></p> <p><span style="font-weight: 400;">Fulvia Focker</span></p> <p><img width="447" height="429" src="/media/359197/image001.png" alt="Image 001"/><img width="429" height="429" src="/media/359196/image002_429x429.jpg" alt="Image 002"/> </p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/02/economisteunattività-per-donne.aspx2025-02-28T00:00:00Esito sondaggio e lettera alla Bancahttp://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2025/02/esito-sondaggio-e-lettera-alla-banca.aspx<p style="font-weight: 400;">Care Socie, </p> <p style="font-weight: 400;">Il 17 febbraio abbiamo incontrato la CPO cui abbiamo anticipato le proposte di ADBI per ridurre il differenziale di genere in Banca entro il 2030 che abbiamo inviato il 24 febbraio a Direttore Generale, Segretario Generale, CPO e Gestore delle Diversità (<a href="/media/359194/Lettera-ADBI-a-DG-SG-CPO-DM.pdf">leggi qui la lettera</a>); aspettiamo adesso un riscontro. Le proposte sono state definite con il vostro contributo e sono state condivise con voi grazie al nostro primo <em>instant poll</em> da cui è emerso in particolare un forte sostegno per la proposta sui target di genere, come indicato dal grafico che segue:</p> <p style="font-weight: 400;"> <img width="455" height="188" src="/media/358737/Screenshot-2025-02-17-at-141620-copy_500x188.jpg" alt="Screenshot 2025 02 17 At 141620 Copy"/></p> <p style="font-weight: 400;"> </p> <p style="font-weight: 400;">Grazie a tutte del vostro contributo.</p> <p style="font-weight: 400;">””””””””””””””””””””””””””””””””””</p> <p style="font-weight: 400;"><strong>Il CD ADBI</strong></p> <p style="font-weight: 400;"><strong><img width="77" height="43" src="/media/358736/Screenshot-2025-02-26-at-143209_77x43.jpg" alt="Screenshot 2025 02 26 At 143209"/></strong></p> <p style="font-weight: 400;"> </p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2025/02/esito-sondaggio-e-lettera-alla-banca.aspx2025-02-26T00:00:00Verbale riunione CD ADBI del 21 febbraio 2025http://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/02/verbale-riunione-cd-adbi-7-21-febbraio-2025.aspx<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p><span>Il Consiglio</span><span>1 </span><span>Direttivo si è riunito il giorno 21.02.2025 alle ore 13.00 per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno: </span></p> <ul> <li> <p><span>Resoconto sull'incontro con CPO e approvazione della versione definitiva della lettera da inviare a DG, SG, CPO, DM </span></p> </li> <li> <p><span>Definizione dei dettagli del seminario del 21 marzo </span></p> </li> <li> <p><span>Resoconto della riunione con ID e approvazione delle nuove regole </span></p> </li> <li> <p><span>Resoconto della riunione con EU Woman Network </span></p> </li> <li> <p><span>Proposta di richiesta attivazione giornata "Bimbi in ufficio" </span></p> </li> <li> <p><span>Aggiornamento su seminario di maggio con FMI WB </span></p> </li> <li> <p><span>Varie ed eventuali </span></p> </li> </ul> </div> </div> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/02/verbale-riunione-cd-adbi-7-21-febbraio-2025.aspx2025-02-21T00:00:00Verbale CD ADBI del 5 febbraio 2025http://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/02/verbale-cd-adbi-del-5-febbraio-2025.aspx<p>Verbale CD ADBI del 5 febbraio 2025.</p> <p>Il Consiglio<sup>[1]</sup> Direttivo si è riunito il giorno 05.02.2025 alle ore 13.00 per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:</p> <ul> <li>Partecipazione maratona Run4Rome</li> <li>Proposte per CPO e preparazione incontro</li> <li>AOB: rinnovo iscrizione annuale a Rete per la parità</li> </ul> <p> </p> <div> <div>[1] Erano presenti: la Presidente V. Giglio; la Vice Presidente A. Giammarco; le Consigliere: A.M. Freni; F. Massobrio; A. D’Albenzio; A. Giuiusa.</div> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2025/02/verbale-cd-adbi-del-5-febbraio-2025.aspx2025-02-18T00:00:00La tua opinione conta! Vota nel nostro instant pollhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2025/02/sondaggio-commissione-pari-opportunita.aspx<p style="font-weight: 400;">Il 17 febbraio incontreremo la Commissione Pari Opportunità e vorremmo presentarle le seguenti proposte, definite anche con il vostro contributo. Rispondi a questo instant poll per dirci se sei d’accordo</p> <p style="font-weight: 400;"><strong>Per attirare in Banca le giovani laureate</strong></p> <ul style="font-weight: 400;"> <li>Sviluppare campagne mirate alle donne che studiano materie d’interesse per le attività istituzionali o che partecipano alle <em>job fair</em> post universitarie in tali settori per attirarle verso l’impiego in Banca. Le iniziative dovrebbero riguardare il linguaggio e i contenuti del sito istituzionale, in primis la sezione “<a href="https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/lavorare-bi/index.html">lavorare in Banca d’Italia</a>”, la realizzazione di comunicazioni ed eventi per favorire il recruitment delle giovani con il coinvolgimento e la testimonianza di colleghe<a name="_ftnref1" href="x-webdoc://BD0A5333-4856-451B-8EC8-5A0094216CBE#_ftn1"><sup>[1]</sup></a>, la designazione sistematica di colleghe a partecipare per conto della Banca ad eventi esterni come speaker o componente di panel </li> <li>Istituire una borsa di studio riservata alle laureate dedicandola ad una studiosa che ha svolto attività di ricerca, anche in Banca, sull’economia italiana;</li> <li>Introdurre un esplicito criterio di preferenza per le donne a parità di punteggio nella selezione per le <a href="https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/lavorare-bi/borse-di-studio/index.html">borse di studio messe a disposizione dalla Banca</a>, riservando comunque loro almeno una posizione per ciascuna delle borse <a href="https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/lavorare-bi/borse-di-studio/stringher-mortara-menichella/index.html">Menichella, Mortara e Stringher</a><span style="text-decoration: underline;">, nonché nelle <em>fellowship</em></span></li> <li>Svolgere ulteriori analisi sull’individuazione e correzione dei fattori che involontariamente possono determinare discriminazioni nelle selezioni per concorso</li> </ul> <p style="font-weight: 400;"><strong>Per far progredire in carriera le donne che già lavorano in Banca</strong></p> <p style="font-weight: 400;">Conseguire entro il 2030 un target di genere (inteso come limite minimo) del 35% in tutti i passaggi di livello e di segmento e del 30% nelle posizioni funzionali oggetto di vacancy a Vice Capo Servizio/Sede, Capo Filiale e Vice Capo Filiale e delle posizioni funzionali apicali e pre-apicali (Capi Dipartimento e Unità e relativi Vice) oggetto di nomina diretta.  A supporto del raggiungimento/mantenimento dei target vanno modificati i requisiti per la copertura delle posizioni attribuite tramite <em>vacancy</em>, attribuendo un minore peso all’esperienza pregressa, non necessariamente determinante, in favore di fattori che guardino alle attitudini manageriali e al potenziale, in modo da attrarre maggiormente la partecipazione delle donne. Va inoltre prontamente istituito un opportuno sistema di cd. piani di successione delle posizioni funzionali, un monitoraggio da svolgersi su base annuale, assistito da un meccanismo di <em>comply or explain</em> per responsabilizzare i responsabili delle strutture – per i quali i target verrebbe inserirli tra i rispettivi obiettivi manageriali - chiamandoli a motivare eventuali scostamenti della quota effettiva di donne in posizioni apicali dal target.</p> <p style="font-weight: 400;"><strong>Per sostenere le madri</strong></p> <ul style="font-weight: 400;"> <li>Semplificare e rendere il più flessibile possibile la fruizione dei cd. permessi giornalieri fruibili il primo anno di vita dei figli, eliminando le rigidità determinate dall’obbligo di recuperare eventuali deficienze orarie con prestazioni eccedentarie rese solo a fine giornata lavorativa e dall’impossibilità di utilizzare la parte non fruita del permesso orario in un altro momento</li> <li>Favorire ovunque, anche dove non ancora permesso, lo smart working per chi ha figli di età inferiore a sei anni o che necessitano di particolari cure</li> <li>Assicurare e mantenere l’accesso ai servizi di cura per l’infanzia disponibili, offrire sostegni economici aggiuntivi alle colleghe in missione</li> <li>Facilitare la mobilità durante i mesi della gravidanza, ad esempio, mettendo a disposizione delle colleghe posti riservati nelle aree di parcheggio nella disponibilità della Banca più vicini alla sede di lavoro.</li> </ul> <p style="font-weight: 400;"> </p> <p style="font-weight: 400;"><strong>Per avere più informazioni e maggiore trasparenza </strong></p> <ul> <li style="font-weight: 400;">Informare a cadenza almeno biennale sulle iniziative e sui risultati ottenuti nell’ambito della politica di genere adottata dalla Banca</li> <li style="font-weight: 400;">Pubblicare all’inizio di ogni anno un report sintetico della CPO un report sintetico su consistenze e dinamiche professionali della componente femminile del personale.</li> </ul> <div class="strawpoll-embed" id="strawpoll_1MnwkqXxxn7" style="height: 580px; max-width: 640px; width: 100%; margin: 0 auto; display: flex; flex-direction: column;"><iframe title="StrawPoll Embed" id="strawpoll_iframe_1MnwkqXxxn7" src="https://strawpoll.com/embed/1MnwkqXxxn7" style="position: static; visibility: visible; display: block; width: 100%; flex-grow: 1;" frameborder="0" allowfullscreen="" allowtransparency="">Loading...</iframe></div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2025/02/sondaggio-commissione-pari-opportunita.aspx2025-02-10T00:00:00Newsletter ADBI 1/25http://www.adbi-online.it//area-riservata/archivio-newsletter/2025/01/newsletter-125.aspx<p>Care Socie dell'Associazione Donne della Banca d’Italia,</p> <p>Un caloroso benvenuto al 2025! L’inizio di un nuovo anno è sempre un momento speciale, carico di entusiasmo e buoni propositi.</p> <p>Noi dell’Associazione siamo pronte a renderlo indimenticabile insieme a voi, con nuove attività e momenti pensati per rafforzare la nostra comunità.</p> <p>È grazie a voi che questa Associazione continua a essere un punto di riferimento importante per tutte noi.</p> <p>Con l’augurio di un inizio anno ricco di energia e soddisfazioni, vi aspettiamo numerose!</p> <p>Un abbraccio affettuoso,</p> <p>Il CD ADBI</p> <p> </p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/archivio-newsletter/2025/01/newsletter-125.aspx2025-01-30T00:00:00Viaggia con ADBI per i #mondidelledonnehttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/01/viaggia-con-adbi-per-i-mondidelledonne.aspx<p>ADBI ha partecipato all'ideazione e alla realizzazione dell'iniziativa #mondidelledonne, viaggio geografico e letterario nei cinque continenti effettuato grazie alle segnalazioni, da parte del personale della Banca d'Italia, di romanzi e racconti su storie di donne appartenenti a Paesi diversi e scritti da autrici ed autori di diverse nazionalità, da pubblicare a cadenza mensile sul magazine interno. Il viaggio #mondidelledonne è giunto alla sua seconda edizione, che si concluderà a marzo prossimo, ed è ancora in corso.<br /><br />Diverse socie hanno accolto l'invito a raccontare come e perché valesse la pena di leggere i testi da loro segnalati, spaziando dalle graphic novel a racconti, romanzi e saggi e dalle storie di donne nei mondi moderni e contemporanei di Francia, Iran, India, Australia, Africa, Vietnam o nell'Austria e nell'Italia nell'ottocento fino alle figure del mito classico nell'antica Grecia o alle robot umanoidi.<span class="Apple-converted-space"> </span><br /><br />Storie tutte che, pur con le inevitabili differenze di contesto geografico e periodo storico, condividono caratteristiche simili come la lotta per l'emancipazione e l'affrontare le diverse sfaccettature dell'esperienza femminile creando multiple occasioni di riflessione e discussione.<span class="Apple-converted-space"> </span><br /><br />Potete leggerle <a href="/documentazione/libri.aspx" title="Libri">qui</a> e viaggiare con loro. Buon  viaggio!</p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//newseventi/2025/01/viaggia-con-adbi-per-i-mondidelledonne.aspx2025-01-09T00:00:00Seminario ADBI: La child penalty in Banca d’Italia e le Politiche D&Ihttp://www.adbi-online.it//area-riservata/video/2024/12/seminario-adbi-la-child-penalty-in-banca-d’italia-e-le-politiche-di.aspx<p>Cara Socia,</p> <p>clicca <a href="https://urldefense.com/v3/__https:/bancaditalia.webex.com/bancaditalia/ldr.php?RCID=11a295a75f983a112100949c8d0c2fd8__;!!DKHwpfUEEKarIw!qsgnMq26AfM-wCpjcHEsQ2o4-0VGGVLrfb1zEhB-9yktbE-LlaRA2Nn0Nl4rcoSxWjlSTZc-0SsGUCBS-hsQZb51Lg$">qui</a> per riprodurre la registrazione del seminario ADBI ‘La child penalty in Banca d’Italia e le Politiche D&amp;I’ dello scorso 13 giugno, relatori: Eliana Viviano (ECS), Tiziana Abete (RUI),Claudio Margarita (RUI) e Riccardo Basso (Diversity Manager, RUI).</p> <p> </p> <div> <p>Alcune indicazioni:</p> </div> <div> <p>Password: vHHaqm4B</p> </div> <div> <ul> <li>Per avviare la registrazione, cliccare sul tasto Play/Riproduci Video.</li> <li>Per scaricare la registrazione, è presente il pulsante download all’interno della pagina (nella parte in alto). Se non è visibile questo tasto, aprire il link con un altro browser.</li> <li>Per inoltrare la registrazione, è possibile copiare il link presente nel collegamento ipertestuale di Riproduci registrazione e la Password registrazione e inoltrarla via email.</li> </ul> </div> <div> <p>Buone vacanze e…continua ad inviare ad <a href="mailto:inbanca@bancaditalia.it">inbanca@bancaditalia.it</a> le recensioni di romanzi, racconti, poesie che parlano di donne!</p> </div> <div> <p> </p> </div> <div> <p>Il Consiglio direttivo</p> </div>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/video/2024/12/seminario-adbi-la-child-penalty-in-banca-d’italia-e-le-politiche-di.aspx2024-12-18T00:00:00Verbale Riunione CD 11 Dicembre 2024http://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2024/12/verbale-riunione-cd-11-dicembre-2024.aspx<p>Verbale CD ADBI dell’11 dicembre 2024.</p> <p>Il Consiglio<a href="x-webdoc://DB415A11-4A56-4F78-B178-A8B15CC2AC58#_ftn1" title=""><sup><sup>[1]</sup></sup></a> Direttivo si è riunito il giorno 11.12.2024 alle ore 13.00 per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:</p> <ul> <li>Mail Natalizia alle socie con verbale assemblea ed invito a scambiarsi gli auguri per il concerto CASC del 18/12</li> <li>Invio # 2 NL il 20 dicembre</li> <li>Contratto Sitohd</li> <li>Deleghe nel CD</li> <li>Varie ed eventuali</li> </ul>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-cd/2024/12/verbale-riunione-cd-11-dicembre-2024.aspx2024-12-13T00:00:00Verbale Assemblea Annuale 2024http://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-assemblea/2024/12/verbale-assemblea-annuale-2024.aspx<p>In data 25 ottobre 2024 alle ore 13.00 si è aperta, in seconda convocazione, l’Assemblea delle Socie dell’Associazione Donne Banca d’Italia – ADBI. L’Assemblea è presieduta dalla Presidente del CD, Alessandra Giammarco, Vice Presidente, Daniela Appignanesi; del CD uscente sono presenti inoltre Paola De Rosi, Maria Alessandra Freni, Federica Massobrio e Flaminia Montemaggiori.</p> <p>L’ordine del giorno è il seguente:</p> <ol> <li>Apertura dell’Assemblea</li> <li>Breve riepilogo dell’attività dell’ultimo anno e di quelle in cantiere</li> <li>Spazio alle socie</li> <li>Rendicontazione della votazione online per l’approvazione del bilancio e rinnovo del CD</li> </ol>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/verbali-assemblea/2024/12/verbale-assemblea-annuale-2024.aspx2024-12-10T00:00:00ADBI scrive alla Commissione Pari Opportunità della Banca d’Italia sulla Relazione 2024http://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2024/12/adbi-scrive-alla-commissione-pari-opportunità-della-banca-d’italia-sulla-relazione-2024.aspx<p><em>Alla CPO della Banca d’Italia</em></p> <p><em>Abbiamo letto con attenzione e preoccupazione la vostra Relazione del 2024 da noi lungamente attesa.</em></p> <p><em>La lettura ci ha confermato la percezione, espressa anche da tante delle nostre socie che - nonostante il dichiarato impegno dei vertici e della funzione delle risorse umane - non ci siano stati miglioramenti per la situazione delle donne in Banca.  </em></p> <p><em>Ci associamo alle osservazioni critiche delle organizzazioni sindacali rappresentate nella Commissione che hanno sollecitato azioni concrete e incisive per allineare la situazione delle donne in Banca a quella più avanzata di altre banche centrali in ambito SEBC, a partire dalla BCE.</em></p> <p><em>Da troppi anni ormai, dopo aver letto le Relazioni della CPO, ci poniamo sempre le stesse domande sul perché la Banca sia così poco attrattiva per le giovani diplomate e laureate e perché, una volta entrate, le donne abbiano minori chance di successo rispetto ai colleghi maschi.</em></p> <p><em>Non ci sembra credibile che la Banca non sia capace di attrarre giovani laureate e di portarle fino alle più alte posizioni della struttura apicale. Davvero le donne che entrano in Banca sono meno brave degli uomini e possono al più ambire a fare le Capo Divisione o le sostitute? Ancora non abbiamo avuto risposte convincenti e non riusciamo a vedere realizzate politiche che portino a miglioramenti significativi nella composizione per genere del personale a tutti i livelli.</em></p> <p><em>Vi invitiamo quindi a sollecitare la Banca a intraprendere azioni più concrete per favorire l’ingresso delle giovani donne e aumentare le opportunità di crescita di quelle che già vi lavorano; in particolare che:</em></p> <ul> <li><em>venga mantenuto l’impegno assunto anni fa a raggiungere i target di genere. A questo fine, purtroppo, non vediamo altra soluzione che ricorrere a un sistema di quote;</em></li> <li><em>siano realizzate condizioni effettive per far crescere le donne nella gerarchia interna. Incoraggiare la partecipazione femminile alle selezioni per le vacancy non basta. Occorre anche intervenire sulla job rotation e sugli incarichi, valorizzando le capacità delle donne a ogni ordine e grado e assicurando piena parità di genere anche nel Direttorio. Oggi ci sono due donne. Da questo non si può tornare indietro ed è bene rammentarlo in vista della scadenza del mandato di una delle due Vice Direttrici.</em></li> <li><em>si contrasti ulteriormente la child penalty con misure quali: un incentivo economico per le donne che rientrano in servizio allo scadere del periodo di maternità obbligatoria, il riconoscimento contestuale di congedi di paternità obbligatori retribuiti di pari durata e di rimborsi integrali delle spese per baby sitting e assistenza familiare.</em></li> </ul> <p><em> </em></p> <p><em>Siamo disponibili ad incontrarvi alla prima occasione utile e restiamo in attesa di un vostro cortese riscontro.</em></p> <p><em>Cordiali saluti,</em></p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2024/12/adbi-scrive-alla-commissione-pari-opportunità-della-banca-d’italia-sulla-relazione-2024.aspx2024-12-10T00:00:00Lettera alle socie sulla giornata europea sulla parità retributivahttp://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2024/12/lettera-alle-socie-sulla-giornata-europea-sulla-parità-retributiva.aspx<p><em>Care</em> <em>socie</em><em>,</em></p> <p><em> </em></p> <p><em>è stata da poco</em> <em>celebrata la</em> <em><a href="https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/policies/justice-and-fundamental-rights/gender-equality/equal-pay/equal-pay-day_en"><span style="text-decoration: underline;">Giornata europea per la parità retributiva</span></a></em><em>. </em><em>Sul </em><em><a href="/newseventi/2024/11/quanto-sei-pagata-il-15-novembre-%C3%A8-la-giornata-europea-per-la-parit%C3%A0-retributiva.aspx"><span style="text-decoration: underline;">nostro sito</span></a> </em><em>abbiamo ricordato che il divario retributivo medio di genere nell'Unione Europea si attesta a circa il 13%. per il terzo anno consecutivo. Ciò significa che, per ogni euro percepito da un uomo, la retribuzione di una donna è pari 0,87 €. Tale divario retributivo di genere si traduce in una differenza di circa un mese e mezzo di salario all'anno.  Il mercato continua a essere caratterizzato da una segregazione di genere, dove le donne sono ampiamente rappresentate in settori a bassa retribuzione, come la prestazione di assistenza, in cui spesso prevalgono gli impieghi a tempo parziale. Le disparità retributive sono ampiamente influenzate dalla persistenza di stereotipi di genere. Le donne e le ragazze tendono a seguire percorsi professionali spesso meno retribuiti e a farsi carico, all'interno della coppia, della maggior parte del lavoro di cura e a dover quindi  affrontare problemi maggiori per conciliare vita professionale e personale. Le interruzioni di carriera e la riduzione dell'orario di lavoro, soprattutto dopo la maternità, continuano a compromettere la situazione finanziaria a lungo termine delle donne incidendo sulle loro pensioni. Nel giugno 2024 la Commissione ha pubblicato la <a href="https://urldefense.com/v3/__https:/op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/c854e35f-2eb1-11ef-a61b-01aa75ed71a1/language-en__;!!DKHwpfUEEKarIw!vxUzk0gtI6cks0GbNhNg35SldEXkUEiL-2lYTgmhRxgKzB64Cm46RxCVk6gmSR8a2u_cCZ0Pcj0ESk-EDaozchDA7OWyZx99_Q$">relazione 2024 sull'adeguatezza delle pensioni</a>, dove analizza in che modo le disparità retributive, le interruzioni di carriera per motivi di assistenza e il lavoro a tempo parziale nel corso della vita lavorativa si traducano in un divario pensionistico di genere per cui le pensioni delle donne risultano tuttora inferiori del 25% rispetto a quelle degli uomini.</em></p> <p><em> </em></p> <p><em>A livello normativo, sarà possibile aumentare conoscenza e consapevolezza grazie al rapido recepimento in Italia della</em><em> </em><em><a href="https://urldefense.com/v3/__https:/eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32023L0970__;!!DKHwpfUEEKarIw!vxUzk0gtI6cks0GbNhNg35SldEXkUEiL-2lYTgmhRxgKzB64Cm46RxCVk6gmSR8a2u_cCZ0Pcj0ESk-EDaozchDA7OWOmuAh1w$"><span style="text-decoration: underline;">direttiva sulla trasparenza retributiva 2023/970</span></a></em><em> </em><em>che </em><em>permetterà di migliorare la</em><em> </em><em><a href="https://urldefense.com/v3/__https:/www.consilium.europa.eu/it/infographics/pay-transparency/__;!!DKHwpfUEEKarIw!vxUzk0gtI6cks0GbNhNg35SldEXkUEiL-2lYTgmhRxgKzB64Cm46RxCVk6gmSR8a2u_cCZ0Pcj0ESk-EDaozchDA7OX2zv5bhg$"><span style="text-decoration: underline;">trasparenza retributiva</span></a> </em><em>per le persone in cerca di lavoro, conferirà a chi lavora il diritto ad essere informati sulle retribuzioni, imporrà di presentare relazioni sul divario retributivo di genere e introdurrà valutazioni congiunte delle retribuzioni. Le imprese saranno inoltre tenute a fornire informazioni sulle retribuzioni e a intervenire se il divario retributivo di genere supera il 5%. E’ poi importante intervenire anche nella <strong>vita di ogni giorno</strong>coinvolgendo gli uomini nel lavoro di cura e promuovendo congedi di paternità paritari e obbligatori.</em></p> <p><em> </em></p> <p><em>In Italia nel <strong><a href="https://www.inps.it/content/dam/inps-site/pdf/dati-analisi-bilanci/attivita-ricerca/Analisi_generi_web.pdf"><span style="text-decoration: underline;">2024 INPS</span></a></strong> ha analizzato i divari di genere nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale, facendo riferimento ai dati in suo possesso.  L’analisi dei dati relativi ai rapporti di lavoro subordinato nel <strong>settore privato extraagricolo</strong> mostra una netta disparità salariale a sfavore delle donne lungo tutto l’arco temporale considerato. Il vantaggio retributivo maschile nei redditi annuali è di circa il 40% (senza grandi variazioni negli ultimi 10 anni), mentre scende a circa il 30% per le retribuzioni giornaliere.</em> <em>Quando si comparano donne e uomini con stesse caratteristiche individuali e occupazionali e che lavorano all’interno della stessa impresa il gap nelle retribuzioni annuali è pari a circa il 12% e a circa il 10% nelle retribuzioni giornaliere.</em> <em>L’analisi delle retribuzioni annue e giornaliere evidenzia la presenza di un vantaggio retributivo maschile anche nel <strong>comparto pubblico</strong>, sebbene più modesto di quello rilevato nel privato. Il gap grezzo (senza controllare per caratteristiche individuali e lavorative) è di circa il 16%, mentre il gap a parità di caratteristiche individuali e occupazionali è di circa il 6%.</em> <em>Per quel che riguarda i differenziali di genere nei <strong>redditi da pensione</strong>, persistenti nel tempo, sono attribuibili a differenze nella continuità delle carriere che si riflettono in un divario salariale con un impatto diretto sui trattamenti retributivi e indiretto su quelli contributivi attraverso un minor montante contributivo. Oltre a questo, si rileva che le riforme del sistema pensionistico hanno avuto un impatto diverso tra i generi in quanto hanno allineato ai requisiti di accesso al pensionamento dei maschi i requisiti delle femmine che precedentemente erano meno stringenti.</em></p> <p><em> </em></p> <p><em>E da noi? Forse non tutte sanno che anche in Banca esiste il gender pay gap. <strong>La</strong></em> <strong><em><a href="https://intranetbi.bancaditalia.it/documents/7449314/7690895/2012+relazione.pdf/fd6fccdd-70b3-45a3-add6-c57a312e75fc?t=1511884773470"><span style="text-decoration: underline;">Relazione CPO 2012</span></a></em></strong> <em>lo aveva stimato essere pari al 6,7% a parità di grado, al 3,9% al netto delle missioni; è ritornata sul tema la</em><strong><em><a href="https://intranetbi.bancaditalia.it/documents/7449314/7690895/Relazione+CPO+2024.pdf/4ab6fbb8-ece9-e07b-9bb9-af50cda4a57c?t=1730129846354"><span style="text-decoration: underline;">Relazione CPO 2024</span></a></em></strong> <em>che </em><em>ha analizzato il periodo 2012-2023 osservando una flessione del gap a livello aggregato (dal 14% all’8,4%), valori sostanzialmente stabili intorno all’8%, se si tiene conto delle caratteristiche individuali (e, negli ultimi anni, dell’adozione dello smart working). Vi invitiamo a leggere le pagine da 24 a 29 della Relazione per approfondire e a segnalarci osservazioni o proposte scrivendo a</em> <em><a href="mailto:ADBI@bancaditalia.it"><span style="text-decoration: underline;">ADBI@bancaditalia.it</span></a></em></p>ADBIhttp://www.adbi-online.it//area-riservata/documenti-riservati/2024/12/lettera-alle-socie-sulla-giornata-europea-sulla-parità-retributiva.aspx2024-12-10T00:00:00