Le ceneri di Angela di Frank Mc Court #mondidelledonne
martedì 01/07/2025
Le Ceneri di Angela – Frank McCourt
di Antonia Manzini
Questo libro è un inno alla vita. E’ la storia dell’infanzia “cattolica e irlandese” dell’autore, Frank McCourt; è stato pubblicato quanto lo scrittore aveva 66 anni e tradotto in 30 lingue. Lo scrittore ha vinto il Pulitzer. E’ il primo di tre romanzi autobiografici: Che Paese, L’America racconta la vita del protagonista da adulto; Hey Prof! è una narrazione del mondo delle scuole pubbliche americane.
Il narratore è Frank bambino, primogenito di una famiglia povera emigrata in America negli anni della Grande Depressione e poi tornata in Irlanda, a Limerick. Lo sguardo di Frank è ricco di meraviglia; i personaggi sono amabili per la loro autenticità; lo stile è asciutto. Su tutto aleggia la religione cattolica con una Chiesa che spaventa e rifiuta: “No, per lui non c’è posto.” Frank non è accettato perché povero né come chierichetto né come liceale. Da adulto sarà ateo. Il titolo può trarre in inganno, ma il racconto ha un tono allegro, la vitalità dei personaggi è innegabile. Angela è la madre dell’autore; le ceneri rimandano al focolare domestico, ma anche alla povertà che spinge Frank e i suoi fratelli a uscire per strada la sera a cercare pezzi di carbone “seminati dai camion” con cui accendere il fuoco per il the. Per anni la famiglia vive di the, poco pane e pochissima marmellata.
Il libro è dedicato ai fratelli di Frank. I nomi della dedica sono diversi da quelli della storia ed è commovente come Frank a quattro anni accudisca i fratellini. Frank è impotente di fronte al dolore di Angela quando tre dei figli piccoli muoiono di malattia. “Ha uno sguardo da matta, si volta verso il muro e resta zitta, immobile”. Angela chiede di cambiare casa. Vanno in una catapecchia accanto all’unica latrina del vicolo; la stanza al piano terra si allaga così la famiglia sta in un’unica stanza al piano superiore. Il piano terra è “l’Irlanda”, umida e piovosa; il piano superiore “l’Italia”, a volte “Sorrento”, dove c’è sempre il sole. Dormono tutti in un letto con coperte di vecchi cappotti, pieni di pulci e pidocchi. Nascono altri due fratellini e i loro nomi corrispondo ora a quelli della dedica.
Angela è una figura femminile immobile quanto il camino di casa ed è il polo attrattivo per i figli; crea un “lessico famigliare” che l’autore richiama anche negli altri romanzi. Quando gli viene da piangere, Frank cita Angela: “Ci hai la vescica vicino agli occhi”. C’è carità fra poveri. «C’è sempre la possibilità che tornando a casa si trovi Mamma seduta accanto al fuoco con una donna e un bambino sconosciuti. Michael è uguale. Lui però si porta dietro cani e vecchietti randagi.» Mentre i ricchi “non ti darebbero nemmeno il fumo del loro piscio”. Il padre di Frank è tenero ma ha il vizio del bere; cede ai figli la propria fetta dell’uovo sodo da dividere in sei, prima di partire per l’Inghilterra in cerca di lavoro. “Ha preferito la bottiglia ai bambini”, dice Angela quando il marito fa perdere le proprie tracce. Frank da grande lo perdonerà.
Un altro tema è la scuola, rigida e afflittiva, in cui però nascono amicizie e per Frank l’amore per le lettere. “Il maestro dice che è una cosa meravigliosa morire per la fede, il Papà dice che è una cosa meravigliosa morire per l’Irlanda e allora io mi domando se al mondo c’è qualcuno che ci vorrebbe vivi.» Frank si rende conto che morirebbe solo per sua madre.
Quando Frank ha undici anni Angela si ammala di polmonite e i fratellini sono affidati a lui. Zia Aggie, sorella di Angela, accidiosa per non aver avuto figli suoi li ospita ma li fa dormire per terra e lavare con acqua gelida. La famiglia viene sfrattata e si trasferisce da un cugino di Angela. Il cugino beve, rientra dal lavoro alle sei e dorme fino al mattino dopo, ma legge centinaia di libri dalla biblioteca e manda Frank a ritirarli. Frank scopre che Angela la notte sale in camera dal cugino e fanno rumori strani. Ormai è grande e capisce: litiga con il cugino e dà un ceffone a sua madre. Da qui inizia la sua emancipazione da Angela con la quale da adulto avrà un rapporto conflittuale. Il ricordo di quello schiaffo sarà per lui sempre un rimorso.
La padronanza di Frank delle parole lo porta a ottenere vari lavori. Ad esempio, riceve l’incarico da un’usuraia di scrivere lettere di recupero crediti. Inaspettatamente le lettere sono molto efficaci e i debitori estinguono i propri debiti. L’usuraia è contenta; un giorno Frank la trova morta sulla sua poltrona e prende i soldi dalla borsa di lei per il biglietto per l’America. Prima di andarsene afferra il registro dei debitori e lo getta nel fiume. Fra i nomi c’è quello di sua zia Aggie che gli aveva comprato i vestiti per il suo primo lavoro da portalettere.
Frank sbarca in America a 19 anni e inizia una nuova avventurosa fase della sua vita. Angela e i fratelli lo raggiungeranno. Per chi abbia voglia di leggere il seguito, anche in Che Paese, l’America la dedica iniziale non corrisponde ai nomi dei personaggi, questa volta nel nome della moglie.
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