Il linguaggio di genere in Banca: ancora troppo scarsi i progressi


Era il 4 ottobre del 2017 quando, pubblicavamo un articolo annunciando i primi significativi passi per l’introduzione in Banca del linguaggio di genere anche a seguito di una nostra sollecitazione: un vezzo, una questione di forma per alcune persone, ma non per chi sa che le parole hanno un peso specifico rilevante e sottendono sostanza.

Un anno dopo dove siamo? In molti Servizi le comunicazioni ancora riportano gradi declinati al maschile anche quando si riferiscono a posizioni ricoperte da donne. Troppo spesso si trovano nei documenti riferimenti all’esperto Eleonora, al consigliere Francesca, al direttore Maria e sono davvero poche le donne che si firmano la Titolare, la Capo Divisione o … la Capo Servizio (ma qui il problema è un altro …).

Rinnoviamo, pertanto, l’invito a correggere il tiro, a sensibilizzare gli estensori dei documenti ad usare il genere femminile nelle qualifiche  perché non può essere solo la funzione Diversity a farsi portatrice del linguaggio di genere, ma deve essere un impegno di tutte le strutture della Banca comunicare e quindi riconoscere i ruoli declinati al femminile!!