Il canto di Bernadette #mondidelledonne


Il canto di Bernadette - Franz Werfel

di Daniela Appignanesi

 

Il canto di Bernadette’ di Franz Werfel nasce da un voto dell’autore: se fosse sopravvissuto avrebbe dovuto raccontare la storia di Bernadette, la ragazzina quattordicenne a cui, nel 1858, si diceva fosse apparsa la Madonna. Werfel infatti era un ebreo praghese che, in fuga dalla persecuzione nazista, si rifugiò con la famiglia sui Pirenei e per parecchie settimane rimase nascosto a Lourdes, piccolo centro di contadini e massaie.

Il romanzo restituisce il ritratto umanissimo di una donna umile investita di un compito smisurato. ‘Obbedisce ciecamente e inconsciamente perché ama con esaltazione. Anche in questo è del tutto femminile; il piano che l’essere amato va svolgendo le è quasi indifferente e non le offre altro che nuovo campo per la dedizione’, pag. 285.

Bernadette è poco più che una bambina, analfabeta e cagionevole. Vive a Lourdes, nei Pirenei, insieme alla sua poverissima famiglia. Tutto cambia quando incontra la Signora: ‘Di una sola cosa è conscia: dell’inimmaginabile bellezza di questa figura di donna che la inebria insaziabilmente. La bellezza della Signora è la potenza prima e ultima che terrà prigioniera per sempre la fanciulla dei Soubirous’, pag. 72.

Il romanzo è anche il ritratto di un’epoca dove ciò che non si può spiegare in termini razionali e logici viene automaticamente catalogato nella follia. Bernadette Soubirous, dapprima accusata di pazzia, isolata e minacciata per aver raccontato le sue visioni della Madonna in una misera grotta, è poi seguita da schiere di fedeli. ‘Senza saperlo o volerlo, Bernadette comunica ai poveri un po’ di quella misericordiosa fiducia che la invade ogni volta che le è concesso di rivedere la Signora. Ella trasmette alle masse, in un modo che non riesce a spiegare, una parte della celestialità del suo amore’, pag. 318.

La ‘Prefazione di carattere personale’, scritta dall’autore Franz Werfel, sintetizza efficacemente le ragioni profonde del romanzo: ‘Questo libro è l’adempimento di un voto…Ho osato cantare la canzone di Bernadette, io che non sono cattolico ma ebreo…giurai a me stesso che avrei reso onore sempre e dovunque, attraverso i miei scritti, al segreto divino e alla santità umana: nonostante che l’epoca nostra, con scherno, ferocia e indifferenza, rinneghi questi valori supremi della nostra vita’.