Testimonianze dirette raccolte dall’ADBI nel progetto VOLA - Video Orario Lavoro ADBI


VOLA - A due anni dall’avvio della riforma degli orari di lavoro, il ricorso ai nuovi strumenti si diffonde con lentezza. La forma più utilizzata è il telelavoro, scelto soprattutto dalle donne, mentre sono sperimentati in pochi Servizi e sporadici l’orario concentrato, personalizzato, multi periodale, delocalizzato. Tra le forme di flessibilità già mature e meglio conosciute, la disparità di genere è evidente: le donne fanno meno straordinari e sono la grande maggioranza dei lavoratori part-time. Sugli orari flessibili, si registra la difficoltà delle donne a entrare presto la mattina, ma poi abbreviano la pausa pranzo molto più degli uomini.

I dati relativi alla nuova disciplina dell’orario di lavoro sono forniti dalla Banca tramite l’Osservatorio Banca-Sindacati sull’orario di lavoro. Un utile riassunto, che lascia intravedere una evoluzione graduale delle nuove forme di flessibilità, è stato pubblicato nella  Relazione della Commissione paritetica per le pari opportunità (CPO).

Cosa c’è dietro questi numeri? Chi sono le protagoniste/i degli orari flessibili? Quali motivazioni? che problemi hanno incontrato?

Il progetto VOLA (Video sugli orari di lavoro dell’ADBI) raccoglie e diffonde brevi testimonianze di colleghe e colleghi, per condividere le riflessioni sulle diverse esperienze della nuova disciplina sull’orario di lavoro e mostrare che è fattibile, anche se non facile – né semplice.

Cominciamo con il Dipartimento MSP (dove il ricorso ai nuovi strumenti è molto basso): tre colleghe (Dalia,Elena e Valentina) sono state le prime a ottenere il telelavoroPierluigi racconta di alcune giornate di lavoro delocalizzato. Nel video di Valentina interviene anche la sua “capa”, Emanuela.

A ogni video abbiamo dato un titolo che ne riassume la testimonianza. Speriamo con l’aiuto delle socie ADBI di raccoglierne ancora.

Volete partecipare al progetto VOLA? Avete commenti? Scrivete a ADBI: webmaster@adbi-online.it

Un sentito grazie a quanti hanno dedicato tempo e idee al progetto, soprattutto Fabio Olivieri, Massimiliano Sabatini e Rosario Romeo.